Si è conclusa con una condanna e una multa di 32,000 SEK (circa 2800€) la brutta avventura per un pilota di droni che la scorsa estate, in Svezia, è stato pizzicato dalle autorità mentre volava col suo drone in stato di ebbrezza. Si tratta del primo caso di questo genere mai registrato nel paese scandinavo.

Il fatto è avvenuto a luglio 2024 nella pittoresca cittadina di Rättvik, situata nella regione centrale della Dalarna, dove l’area era temporaneamente dichiarata no fly zone per via di una mostra di automobili classiche, evento che aveva richiamato una nutrita schiera di appassionati.

Secondo quanto riportato dal sito The Guardian, il drone è stato rilevato da poliziotti che conducevano operazioni di sorveglianza aerea con un altro aeromobile. Attraverso la tracciatura del segnale, le forze dell’ordine hanno individuato un uomo di 55 anni responsabile del volo irregolare del drone. Al momento della sua identificazione, il soggetto presentava un tasso alcolemico di 0,69 per mille nel sangue, ben oltre il limite di legge dello 0,2 per mille stabilito in Svezia.

Cosa dice la normativa

Per la normativa EASA non esiste un valore unico rispetto al limite di grammi di alcol per litro nel sangue, ma al punto 2, comma a, dell’articolo “Responsabilità del pilota remoto” il REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/947 (link qui) riporta esplicitamente che durante il volo, il pilota remoto deve:

a) astenersi dallo svolgere i propri compiti sotto l’effetto di sostanze psicoattive o di alcolici o qualora non sia in grado di svolgerli a causa di lesioni, affaticamento, cure mediche, malattie o altre cause;

Un caso giudiziario significativo

La condanna segna un precedente importante in materia di regolamentazione e responsabilità nel pilotaggio dei droni, evidenziando l’importanza di adottare un comportamento coscienzioso e rispettoso delle normative vigenti.

Jenny Holden Nyström, procuratore del caso, ha espresso la sua sorpresa per l’insolito scenario giuridico, commentando: “Non ho mai visto un caso del genere prima d’ora.” , mentre la presidente del tribunale distrettuale, Karin Hellmont, ha sottolineato la gravità dell’infrazione, dichiarando: “Anche se un drone può sembrare piccolo e innocuo, è comunque un aeromobile. Quando viene pilotato irresponsabilmente, rappresenta un pericolo per le persone sottostanti perché potrebbe precipitare e causare lesioni.”



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